Fotogramma dal film The game, 1997, David Fincher
“Il dirmi che una scarica di mitra è realtà mi va bene, certo; ma io chiedo al romanzo che dietro questi due ettogrammi di piombo ci sia una tensione tragica, una consecuzione operante, un mistero, forse le ragioni o le irragioni del fatto… Il fatto in sé, l’oggetto in sé, non è che il corpo morto della realtà, il residuo fecale della storia…”
(Carlo Emilio Gadda, Un’opinione sul neorealismo, 1950, in I viaggi e la morte)
rende molto l’idea
Credo sia il motivo per cui l’Arte ha ragione di essere sotto qualsiasi forma, rappresentare, e quindi porsi su un altro livello rispetto residuo in questione.
Il livello che ci svela la storia.
Bello.
🙂
Elena
Per un momento, vedendo il fotogramma, ho pensato si trattasse di un’immagine tratta da “Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante”, di Peter Greenaway, e invece…era Fincher! Concordo sull’ottimo accostamento “citazione-fotogramma”…
Rendl
guymessy
Si, eh? 🙂
Elena
Gadda ha queste cose fulminanti che mi fanno andare in estasi
Ciao 🙂
Rendl
Beh, con l’accoppiamento ho rischiato. Poteva risultare molto poco giudizioso e troppo criptico.
Il senso credo lo si capisca solo se si conosce il film — perchè altrimenti il fotogramma non rappresenta altro che un comunissimo vassoio con un altrettanto comunissimo spuntino…e per trovare la foto di un vassoio e di uno spuntino non c’era certo bisogno di scomodare Fincher
(mo’ che ci penso: anche Greenaway non sarebbe stato malaccio 😉
Ciao 🙂