Arnold Schoenberg “UN SOPRAVVISSUTO DI VARSAVIA”
Oratorio per voce recitante, coro maschile ed orchestra op.46
Bamberger Symphoniker, Direttore Horst Stein, Hermann Prey (voce narrante).
Un giorno, discutendo di questo argomento, chiesi a un amico:
«… conosci Un sopravvissuto di Varsavia? – Un sopravvissuto? Chi?»
Non sapeva di che cosa stessi parlando. Eppure Un sopravvissuto di Varsavia (Ein berlebender aus Warschau), oratorio di Arnold Schönberg, è il più grande monumento che la musica abbia mai dedicato all´Olocausto. Tutta l´essenza esistenziale del dramma degli Ebrei del XX secolo è in quest´opera viva e presente. In tutta la sua atroce grandezza. In tutta la sua bellezza atroce. Ci si batte perché degli assassini non vengano dimenticati. E Schönberg, lo abbiamo dimenticato.
- NSP per il Giorno della Memoria 2009 >>
Vorrei commentare, scrivere qualcosa… ma non posso.
Meglio allora il silenzio, e lasciare il posto a questa musica struggente, intensissima, potentemente tragica…
Da ascoltare… e riascoltare, riascoltare e ancora riascoltare…
L’ho ascoltata più e più volte, oggi.
Ecco il giorno giusto per tacere.
Per questo ti scrivo solo …grazie.
clelia
Non tutti l’hanno dimenticato. Per me, ad esempio, Un Sopravissuto di Varsavia è sempre presente dal giorno in cui ne ascoltai la memorabile prima esecuzione italiana diretta dal grande Bruno Maderna con l’orchestra della RAI di Torino il 20 ottobre 1961 e trasmessa per radio.
Rimasi sconvolto e per cercare di capire quell’orrore volli approfondire la conoscenza della cosiddetta ‘Soluzione finale’ di cui fino ad allora sapevo poco o nulla. Ancora oggi basta che il discorso o il pensiero tocchi quell’argomento perchè quelle tragiche e grandiose note risuonino dentro di me.
Andrea
hai piena ragione. ho stima per te
A BELLI GRAZIe de tutto e’ un sito inforMATISSIMO
sapete dirmi un sito piu informato su questo NE HO URGENTE BISOGNO
Oggi al Pitigliani di Roma (ex orfanotrofio ebraico , ora centro di cultura ebraica a Trastevere) ho ascoltato la testimonianza atrocemente toccante di Piero Terracina, sopravvissuto di Auschwitz. Vorrei poter dedicare -anche- a lui questo ascolto, per ringraziarlo di essere testimonianza sofferta e vivente di ciò che è stato.
@Dragoval
Grazie