Giuliana GIULIETTI, PROUST E MONET. I più begli occhi del XX secolo, Donzelli, 2011
Segnalo molto volentieri questo nuovo libro di Giuliana Giulietti, già curatrice e co-autrice del bel volume Intorno a Marcel Proust. Musica, pittura e letteratura, di cui avevo parlato >> QUI
La bibliografia su Proust e la sua opera è sterminata, eppure non si finisce mai di approfondire e di rimanere incantati proprio dal fatto di riscoprire continuamente che sempre nuovi approcci e nuovi sguardi sono possibili.
Proust è infinito.
http://tv.repubblica.it/static/swf/z_adv_player.swfGiuliana Giulietti presenta il libro presso il Centro Donna di Livorno (Fonte)
l'ho letto ed è molto interessante il parallelo tra proust e monet (oltre alla parte introduttiva su chardin)
in effetti mi ha fatto venire voglia di fare un viaggio nei luoghi proustiani. non intendo un viaggio a combray o balbec (o come si chiamano nella realtà, non ricordo) perché ognuno di noi ha la sua "combray", diciamo così, e non avrebbe molto senso.
quello che mi è venuto voglia di fare, e forse un giorno ci riuscirò, è un viaggio nell'arte che ha ispirato proust. questo libro potrebbe essere un buon punto di partenza per visitare l'orangerie e il louvre. poi ci potrebbe essere venezia con le opere di ruskin, e la francia medievale, per il quale ci sarebbe questo libro http://openlibrary.org/books/OL4929068M/Proust_and_the_Middle_Ages (un po' datato, su abebooks si trova, comunque)
se qualcuno che passa di qui avesse altri consigli sono ben accetti
Prendo nota! Un abbraccio
Annarita
tfrab
Grazie per il link.
Per quanto riguarda il "viaggio nella pittura di Proust" un ottimo punto di partenza è senz'altro, a mio parere, il volume
Eric KARPELES, Le musée imaginaire de Marcel Proust. Tous les tableaux de À la recherche du temps perdu
Ne ho parlato qui http://nonsoloproust.splinder.com/post/19999699
I due classici "luoghi proustiani" e cioè Illiers Combray e Cabourg-Balbec invece — mi permetto di dissentire — una visita la meritano, eccome!
Non tanto perché Proust nell'uno trascorse la sua infanzia e nel secondo molte estati (fosse solo quello sarei d'accordo con te) ma perché è interessantissimo e quasi commovente (almeno, io mi sono commossa) vedere con i propri occhi la trasfigurazione che di quei luoghi Proust ha fatto nella sua opera.
Ciao, grazie della visita e spero di rivederti (ho gironzolato un po' sul tuo blog, caro "filosofoaustroungarico"
E poi, adesso siamo vicini anche su anobi quindi ci teniamo sotto controllo a vicenda
Annarita
Par il consorte, eh?
eh allora, in questo gran tour che spero di fare, bisogna che una capatina a balbec e combray ce la faccio.
grazie per il consiglio sul lobro di kerpeles, a presto
Mi permetto di segnalare questo video realizzato ieri: http://www.tutv.it/video/iltirreno/855-proust-e-monet–i-piu-begli-occhi-del-xx-secolo