VISIONI D(ELL)’ AUTORE

William Hogarth-The artist's servants

L’autore dovrebbe considerare se stesso non come un gentiluomo che offra un pranzo in forma privata o d’elemosina, bensi come il padrone d’una taverna aperta a chiunque paghi.

Nel primo caso, colui che invita offre naturalmente il cibo che vuole, e quand’anche questo sia mediocre e magari sgradevole ai loro gusti, gli ospiti non debbono protestare; chè l’educazione impone loro d’approvare e lodare qualunque cosa venga loro posta dinanzi. Proprio il contrario accade al padrone d’una taverna.

Quelli che pagano vogliono dar soddisfazione al proprio palato, anche quando questo sia raffinato e capriccioso, e se non è tutto di loro gusto, si sentono in diritto di criticare, di protestare, d’imprecar magari contro il pranzo, senz’alcun ritegno.

Ecco perchè, per non deludere i clienti, l’oste onesto e benintenzionato espone in genere una lista delle pietanze, a cui tutti, appena entrati nella taverna, possono gettare uno sguardo; ed essendosi resi conto di quel che c’è, possono rimanere gustando ciò che vien loro offerto, oppure andarsene altrove dove la lista meglio s’accordi coi loro gusti.

>>>Henry Fielding, Tom Jones <<<

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William Hogarth, (1697-1764) – The Artist’s Servants,1750-55- Londra, Tate Gallery (part.).

Per vedere l’intero quadro di Hogarth  basta cliccare sull’immagine. Un gruppo  in un interno che val bene una cliccata  😉

 

INTERMEZZO MUSICALE – DVORAK, TRIO N.3 OP. 65

AntonÌn Dvorak (1841-1904)

Trio per pianoforte n.3 , Op. 65

I. Allegro ma non troppo

Jascha Heifetz (1901-1987), violino
Gregor Piatigorsky (1903-1976), violoncello
Leonard Pennario (1924-2008), piano

post-it
No, non ho alcuna voglia di scrivere sul blog. Immagino  l’avrete già capito  🙂

L’audienza cala? Le statistiche scendono? Ebbene si, così va il mondo dei blog 🙂

…Leggo  e ascolto  musica.

In questo periodo sono molto, molto presa da Dvorak e Faure (e Balzac, ma questo è altro discorso)

Il Primo movimento del Trio n.3 di Dvorak è uno dei brani che in questi giorni ascolto in maniera quasi ossessiva (assieme ai quartetti d’archi di Faure). Perciò ho voglia di metterlo qui.

Magari, uno di questi giorni piazzo anche uno dei miei Faure preferiti.

A presto  🙂

ERICE. LA PASTICCERIA DI MARIA GRAMMATICO

Maria Grammatico dolcetti

Alcuni commenti al mio post in cui accennavo che sarei andata a trascorrere qualche giorno ad Erice manifestavano la curiosità di saperne di più sulla “particolarissima pasticceria locale” di cui si parla non solo in quel sito che avevo linkato ma   praticamente in tutti i siti e portali dedicati alla deliziosa cittadina medievale.

Sono davvero lieta di soddisfare questa curiosità, e di fare scoprire a chi ancora non la conoscesse l’arte di una vera maga dell’arte pasticcera siciliana, da tempo meritatamente famosa anche fuori dei confini non solo della Sicilia ma dell’Italia.

Parlo di Maria Grammatico e della sua pasticceria che si trova a Erice in Via Vittorio Emanuele, 14.

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