Liliana Picciotto Salvarsi. Gli ebrei d’Italia sfuggiti alla Shoah 1943-1945. Una ricerca del Centro di documentazione ebraica contemporanea, pp. 570, Einaudi Storia, 2017
“Gli ebrei presenti, alla fine di settembre del 1943, nell’Italia occupata, erano 38.994, di cui 33.452 italiani e 5.542 stranieri. Di tutti costoro, quelli identificati, arrestati e deportati (morti e sopravvissuti) oppure uccisi in Italia prima della loro deportazione, sono stati 7.172. Rimasero perciò non catturati e sfuggiti alla Shoah 31.822 ebrei, tra italiani e stranieri, oggetto di questa ricerca… Gli scampati rimasti in patria furono cioè più dell’81 per cento”.
Il volume è il risultato di un progetto di ricerca dedicato alla “Memoria della salvezza”, è il tentativo di rispondere ad una serie di domande e di spiegare attraverso quali percorsi, per il tramite di chi, con il concorso di quali fattori “un alto numero di ebrei d’Italia si sia potuto salvare durante il biennio 1943-45, mentre l’occupante nazista e il suo alleato fascista misero in pratica ogni sforzo possibile per opprimerli e non lasciare loro alcun margine di scampo”