TEMPO DI BILANCI. LETTURE 2018

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E’ tempo di bilanci. Provo a farne uno anche io.
Non tanto un bilancio dei libri che ho letto nel 2018 quanto di quelli di cui ho scritto qualcosa perchè mi hanno, per qualche motivo, particolarmente interessata.

I libri di cui ho parlato su NonSoloProust li trovate scorrendo l’indice per autore che si trova >>qui. Gli altri li trovate nell’album Letture 2018 della mia bacheca di Facebook. Se ne avete voglia, potete dare un’occhiata >>qui . L’album è visibile a tutti, non è necessario essere iscritti a FB.
Ci sono state anche molte riletture di autori che da tempo ormai fanno parte del mio personale Pantheon letterario, che leggo e rileggo periodicamente e di altri autori che avevo letto molto, troppo tempo fa e che adesso sento il bisogno di rivisitare ed approfondire.

A questo punto, mi si permetta una breve digressione che non era prevista ma che adesso  avverto come necessaria. Tra le riletture del 2018 ne voglio citare una in particolare. Quest’estate, mentre ero in Francia, ho riletto Una storia di amore e di tenebra di Amos Oz. Una rilettura che mi ha coinvolta, interessata ed appassionata ancora di più, se possibile, di quando avevo letto il libro la prima volta all’epoca della sua prima pubblicazione in Italia, nel 2002. Da allora ho letto quasi tutto di Amos Oz, che ci ha lasciati il 28 Dicembre. Sapevo che era in età avanzata, che era molto malato, sapevo che non si può evitare l’inevitabile ma quando poi certe cose accadono davvero è sempre un pugno nello stomaco. Amos Oz era e sino ad oggi rimane l’ autore israeliano da me più amato.
Amos Oz non era solo un grande scrittore, era una bella persona, una mente lucida, un uomo giusto. La sua morte è una grande perdita non solo per la letteratura ma per tutti quelli che combattono il fanatismo comunque e dovunque esso si manifesti, una perdita per chi si batte per la pace nella sua terra tormentata. Ha seminato molto, Amos Oz. La mia speranza è che l’eredità che ha lasciato non vada dispersa.

Amos Oz
Amos Oz
(Fonte)

…Credo che nel 2019 le mie riletture aumenteranno. Sempre meno mi sento attratta dal correr dietro alle novità, sempre più avverto l’esigenza di “andar per temi e autori”, sempre meno mi piace saltar disordinatamente da un libro all’altro. Sono entrata da tempo nella fase in cui mi piace seguire un percorso, cercare di approfondire un’area tematica, conoscere meglio un autore che mi interessa particolarmente.

Non so cosa questo significherà per la vita di NonSoloProust, non mi avventuro a far dichiarazioni programmatiche.
Cosa succederà lo vedremo (spero insieme) in corso d’opera…

Intanto auguro a tutte e a tutti un buon 2019  🙂

 

BUON NATALE!

 

Ingmar Bergman Fanny e Alexander

La sera di Natale in casa Ekdahls.

 

Da  Fanny e Alexander (1982) di Ingmar Bergman.

Uno dei grandi capolavori della storia del cinema di uno dei miei registi preferiti in assoluto.

La lunghissima sequenza della sera di Natale (in questo video ne vediamo  solo una piccolissima parte) segna la svolta nel destino di Alexander e di Fanny, ma loro non lo sanno ancora, quello che li attende…

Ingmar Bergman Fanny e Alexander

Ecco, è rivedendo film come questi che mi ricordo perchè ormai da anni al cinema di oggi preferisco di gran lunga (tranne rarissime eccezioni) le serie TV.

Eppure, a ben pensarci, anche Fanny ed Alexander era stato pensato originariamente da Bergman per la televisione. La prima versione durava infatti cinque ore e venne poi ridotta drasticamente a tre per le sale cinematografiche.

 

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