
Erik Larson, “Splendore e viltà”, (tit. orig.le “The Splendid and the Vile. A saga of Churchill, family, and defiance during the Blitz”, 2020) traduz. Raffaella Vitangeli, pp. 698, ed. Neri Pozza
In Splendore e viltà Erik Larson, scrittore che avevo già molto apprezzato per Il giardino delle bestie (Neri Pozza) del quale anni fa avevo scritto qui sul NSP, parla dell’anno in cui Churchill venne nominato Primo Ministro al posto di Chamberlain coprendo un arco temporale che va dal 10 maggio 1940 al 10 maggio 1941, periodo coincidente con la campagna aerea tedesca. E’ l’anno in cui “Churchill diventò Churchill, il bulldog con il sigaro in bocca che tutti noi crediamo di conoscere e in cui tenne i suoi discorsi piú memorabili, dimostrando al mondo intero che cosa fossero il coraggio e la leadership”. L’anno della “Battaglia d’Inghilterra”.
La Storia può essere raccontata da diversi punti di vista. Questa contenuta nel libro di Larson ci viene raccontata da un punto di vista molto privilegiato, il numero 10 di Downing Street a Londra. La casa del Primo Ministro.
Tra il 1940 e il 1941 Londra fu sotto l’attacco aereo sferrato dai tedeschi: come riuscì a sopravvivere, la popolazione? Cinquantasette notti consecutive di bombardamenti, seguiti nei sei mesi successivi da una serie sempre piú intensa di raid notturni. Tutta la potenza della Luftwaffe scatenata sui cieli dell’Inghilterra.