Jan BROKKEN, Anime baltiche (tit. orig. Baltische zielen), traduzione dal nederlandese di C. Cozzi, Claudia Di Palermo, postfazione di Alessandro Marzo Magno, pp.512, Iperborea, ottobre 2014
Nel settembre del 1999, nel porto di Pärmu, sul Golfo di Riga, a bordo del Grachtborg, poco dopo la mezzanotte, lo scrittore Jan Brokken viene interrogato dai doganieri sospettosi:
“Il mio interrogatorio fu il più lungo; delle nove persone a bordo ero l’unico passeggero.
´Che cosa ci fa su questa nave?’
´Volevo vedere il mar Baltico’
´Perchè, cos’ha di speciale?’
´Secondo i marinai è il più bello di tutti.’
´Mai notato.’
E’ la luce a essere speciale. Morbida e calda. In autunno si infiamma.
´E lei cosa fa di lavoro?’
´Lo scrittore’.
´Ah!’
Un pazzo, ma non pericoloso.
Mi sembrò di cogliere una punta di sarcasmo nel modo in cui mi timbrò il passaporto”