ARRIVEDERCI A SETTEMBRE. FORSE.

 

Overlodrd

 

Così è. E’ lì che vado. Fatevene una ragione.

Buon agosto a tutte e a tutti

QUESTA PARIGI

 

Bd St Germain
Tavolini di una brasserie in Boulevard Saint-Germain

Sono tornata.
Anche quest’anno ho trascorso a Parigi tutto il mese di agosto. E’ ormai il quinto anno consecutivo che scelgo di passare buona parte dell’estate in questa città, ma dall’anno scorso molte cose sono, inevitabilmente, cambiate.

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TUTTE LE STRADE SONO APERTE – ANNEMARIE SCHWARZENBACH

 

Annemarie Schwarzenbach

“A Istanbul un ingegnere, giovane e sveglio, ci avverte: ´Due donne che viaggiano sole senza parlare nemmeno una parola di turco e vogliono andare in Iran da Trebisonda passando per l’interno dell’Anatolia? Magari non avrete problemi, ma forse ne avrete quanto basta per farvi passare la voglia di viaggiare per tutto il resto della vita…”

In Tutte le strade sono aperte Annemarie Schwarzenbach racconta del viaggio in Oriente che nel 1939 — anno nefasto per l’Europa — compì a bordo di una Ford Roadster 18 CV guidata quasi sempre da lei (Annemarie era un’eccellente guidatrice e guidare le piaceva molto) in compagnia dell’amica Ella Maillart.

Ella Maillart
Ella Maillart

Due donne sole che, partite da Ginevra e passando attraverso Italia, Jugoslavia, Armenia, Turchia e Persia giungono agli altopiani ed alle steppe dell’Afghanistan, un paese ai confini del mondo.
Un libro affascinante, interessante da parecchi punti di vista, diverso dai soliti libri di viaggio perchè è soprattutto la narrazione di un viaggio interiore.
Ma prima di entrare nel merito e parlare di ciò che scrive Annemarie, penso sia bene fare un passo indietro.

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DI VECCHI E NUOVI AMORI

BalzacZola

Hugo e I Miserabili nell’ agosto 2013, la Trilogia dei Moschettieri di Dumas nell’agosto 2014.

Quest’anno il mio agosto parigino 2015 è stato (quasi) interamente dedicato ad una sana, robusta, attenta nonchè goduriosissima rilettura di Balzac e Zola. Due autori per me sempre una certezza.

Ignoravo però che dopo aver passato tanto tempo con questi due miei vecchi ed imperituri amori (“Balzac, naturellement”, fa dire Proust al Duca di Guermantes, ma non fatemi divagare) mi sarei imbattuta, verso la fine del mio soggiorno, in un altro, nuovo amore. Che è stato un vero e proprio coup de foudre. Assolutamente imprevisto ed inaspettato, come appunto si addice a un coup de foudre che si rispetti 🙂

Mentre rileggevo Le illusioni perdute, Splendori e miserie delle cortigiane, La falsa amante, Casa di scapolo, Nana e Pot Bouille me ne andavo a spasso per Parigi cercando di seguire le orme di Lucien Chardon de Rubempré, del Vautrin dai tanti nomi e dai tanti volti, di Hesther e di Rastignac; di Nanà e dei suoi spasimanti, di Octave Mouret e degli inquilini del palazzo di Rue de Choiseul.

Ed ecco un piccolissimo assaggio di quello che ho ricavato da questa flânerie

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DI RITORNI, DI LETTURE, DI VECCHI E NUOVI AMORI

Parigi Teatro de la Huchette
Parigi, l’ingresso del
Théatre de la Huchette

(La foto è mia)

Lo so che mi aspettate, appostati come i personaggi de La cantatrice calva di Ionesco che da ben 50 (cinquanta!) anni si replica incessantemente al Théatre de la Huchette. Scherzo, ovviamente. Sul fatto che siete appostati.  Che da cinquant’anni in quel piccolo teatro si replica la piéce di  Ionesco invece è vero.

La pausa estiva di NonSoloProust è stata, quest’anno, più lunga del solito. In realtà sono tornata a casa i primi di settembre, ma dopo i 23-24° gradi parigini dei quali mi ero beata ho trovato a Palermo un caldo con giorni di scirocco a 34° (non vi dico la mia temperatura percepita) e mille e tre (manco il catalogo di Leporello)  cose più o meno fastidiose da fare.

Per inciso: non ho mai capito perchè tutto quello che in una casa decide di guastarsi — compresa la connessione Internet — lo fa a mitraglia quando si rientra da una bella vacanza. Una Nemesi che si rinnova ogni anno. Evidentemente gli Dei dell’Olimpo non sopportano che noi umani possiamo avere un periodo di  pace e benessere. Devono sempre immischiarsi. Ma lasciamo perdere.

Tutte queste amenità non mi hanno dato la possibilità di riconcentrarmi sul blog e di riprendere subito. Forse adesso posso cominciare a farlo, ma sento che devo ancora riprendere il ritmo giusto.

Agosto a Parigi è stato una meraviglia ma non vi tedierò con racconti parigini e non vi alluvionerò di fotografie. Perchè? Soprattutto perchè è andato tutto benissimo, e penso che Martha Gellhorn avesse ragione quando, nel suo libro In viaggio da sola e con qualcuno (del quale ho parlato qui) scriveva che

“Quando torniamo non c’è nessuno che si presti volentieri ad ascoltare i nostri racconti. “Com’è andato il viaggio?”, ci chiedono. “stupendo” rispondiamo e […] appena lo permette la buona educazione (o anche prima) la conversazione si sposta […]. L’unico caso in cui un nostro viaggio ci garantisce un uditorio attento è un disastro”

Siccome per mia fortuna disastri non ne ho avuti e tutto è filato liscio… non vi parlo di Parigi.

Gerard Philippe
Parigi, Librairie Farfouille
Passage Verdeau, Grands Boulevards

Siccome però ho anche letto molto, durante questa lunga pausa, qualcosa su antichi e nuovi amori la dirò  🙂

(continua)

NONSOLOPROUST SI PRENDE UNA PAUSA

Pausa
Parigi – Una scultura di Gianluca Esposito
Galerie Selective Art
Quai des Grands Augustins

(la foto è mia)

 “Et tout qui recommence
Et c´est Paris je reviens.”

NonSoloProust si prende una  pausa di un mese circa.

Buona Estate a tutte/i  ed arrivederci  a settembre   🙂

CIMITERI – GIUSEPPE MARCENARO

Giuseppe Marcenaro Cimiteri
Giuseppe MARCENARO, Cimiteri. Storie di rimpianti e di follie, pp. 240, Bruno Mondadori, 2008

“Sovente guardo la mia biblioteca come alla raffigurazione casalinga di un cimitero. La grande scaffalatura a parete è un superbo colombario senza un fine riconoscibile. I nomi degli autori impressi sui dorsi sono il paradigma immaginario delle epigrafi di un cinerario. I libri “morti” stanno lì per anni, non cercati, dimenticati. Dietro a ogni dorso, in polvere cartacea, persiste il riassunto delle esistenze. Silenziose. Beato l’uomo capace di risvegliare un testo. Che equivale a resuscitare un morto.”

Che libro delizioso, colto, arguto, spiritoso, documentato, questo Cimiteri!

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SHHHH…

 

Parigi murales

Parigi, agosto 2013. Murale in Place Strawinskij al Beaubourg,
accanto alla chiesa di Saint Merri

(la foto è mia)

NonSoloProust si prende una pausa.A presto e buona estate a tutte/i !!!

… Ma nel frattempo vorrei segnalare

***quel bellissimo Blog difficilissimo da trovare ma che insomma si chiama (pare, mi sembra)

Costellazioni Letterarie >>

*** E questo sito ( o blog? Ma chi se ne importa se e’ un sito o un blog.)

Lettere d’Autore >>

Insomma. Cari Happy Few. Vabbè che io me la do do’ a gambe, ma vi ho lasciato due indirizzi da leggere e studiare che altro che uno o due mesi estivi, vi bastano, per apprezzar questi due  succitatissimi  indirizzi come meritano…

 

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