LA MEMORIA DI TUTTI

Charlotte Salomon Kristallnacht
Charlotte Salomon, Kristallnacht (La notte dei cristalli)

Mi sono molto interrogata, in queste settimane, sul se e come avrei potuto quest’anno 2024 commemorare quel 27 gennaio del 1945 quando, alle otto del mattino, i sovietici liberarono Auschwitz, il più grande campo di concentramento e di sterminio nazista, considerando quello che è accaduto in quel terribile 7 ottobre del 2023, considerando quello che l’Israele di Netanyhau sta facendo a Gaza, considerando che sono in tanti che paragonano Gaza alla Shoah… arrivando a parlare di “genocidio”, di “vittime che si trasformano in carnefici”.
Il Giorno della Memoria delle persecuzioni nazifasciste degli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, in generale dello sterminio, della Shoah avrebbe “tenuto”?
Nei mesi scorsi ho osservato sgomenta il feroce attacco terroristico di Hamas, lo scatenarsi dell’offensiva militare israeliana su Gaza, per cui, nel dubbio e per rispetto, paradossalmente la tentazione di tacere l’ho avuta. Tacere?! Ma anche no! L’unica certezza era che non me la sentivo di fare una commemorazione formale, ma di certo non me ne sarei stata zitta. Cerco perciò di parlarne, della questione, e di farlo senza alcuna pretesa o presunzione di saperne più di altri.

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ELSA MORANTE. UNA VITA PER LA LETTERATURA – RENÉ DE CECCATTY

Elsa Morante 1940
Elsa Morante negli anni 1940 ©Getty – Photo by Pictorial Parade/Getty Images
Fonte

René de Ceccatty, Elsa Morante. Una vita per la letteratura (tit. orig.le Elsa Morante. Une vie pour la littérature), Traduz. Sandra Petrignani, pp. 416, Neri Pozza, Collana I Narratori delle Tavole, 2020

“La voce di Elsa non ha uguali quando s’insinua nei meandri della passione, del delirio, del terrore imposto o subìto. E’ di tutto questo l’imperatrice assoluta. In tutto questo vede il trionfo dell’immaginazione sulla deperibilità del mondo, di cui rifiutava le leggi arbitrarie, i piaceri insipidi, le idee sprecate, i compromessi triviali, i fastidiosi obblighi sempre uguali, la routine esasperante. L’inconscio, il segreto, la menzogna familiare sono per lei una sorgente infinita di narrazione e fascinazione. L’illusione cessa allora di essere inganno e diventa, nella trasfigurazione, una forma di resistenza a quanto di prosaico e ordinario impregna la vita sociale.”

I romanzi di Elsa Morante sono ormai entrati di diritto nel canone del Novecento italiano.
Ma qual è il misterioso cammino seguito da questa bambina, nata in un quartiere popolare di Roma in una famiglia molto modesta e segnata da un segreto della nascita, per diventare una scrittrice prodigiosa? Sposata con il più

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IL CASTELLO DEGLI SCRITTORI. NORIMBERGA 1946 CRONACHE DALL’ABISSO – UWE NEUMAHR

Uwe Neumahr Il castello degli scrittori

Uwe Neumahr, Il castello degli scrittori. Norimberga 1946 cronache dall’abisso, (tit. orig.le Das Schloss der Schriftsteller. Nürnberg ’46. Treffen am Abgrund, 2023), traduz. dal tedesco Silvia Savojini e Giovanna Targia, pp. 304, Marsilio Editori in Venezia, 2023

“A tutt’oggi non è mai più successo che tanti famosi scrittori da tutto il mondo siano stati riuniti sotto uno stesso tetto”, dove “si sono incontrate la letteratura e la storia mondiali” scrive Uwe Neumahr in Das Schloss der Schriftsteller, il castello degli scrittori, uscito recentemente in Germania e prontamente pubblicato in Italia da Marsilio.

Il 20 novembre del 1945 nel Palazzo di Giustizia di Norimberga si apre il processo ai vertici del regime nazista.
Il procedimento si sarebbe concluso il primo ottobre del 1946 con la condanna a morte di dodici dei ventidue imputati. Tra loro alcuni degli ideologi, dei ministri, dei leader del Terzo Reich, come degli organizzatori della Shoah, tra gli altri von Ribbentrop, Kaltenbrunner, Rosenberg e Frank, tre all’ergastolo, quattro dai 10 ai 20 anni di reclusione, compreso Albert Speer, l’architetto di Hitler le cui gravi responsabilità erano state riconosciute solo in minima parte, mentre tre verranno assolti.

A quelle udienze fu permesso di assistere ogni giorno ad oltre quattrocento spettatori. Tra loro moltissimi giornalisti e corrispondenti esteri provenienti da più di ventitré Paesi, per un totale di 325 testate tra giornali, radio e agenzie di stampa.

Sul processo di Norimberga esiste ormai una vastissima bibliografia, ma in questo Il castello degli scrittori Uwe Neumahr ricostruisce minuziosamente quei giorni, il contesto di quella inedita convivenza scegliendo di mettere a fuoco, in particolare, il settore della stampa accreditata delineando i profili di quelle figure che si trovarono a misurarsi con la complessità di uno degli avvenimenti che ha marcato la storia dell’umanità o, per dirla con le parole di Neumahr “quando la letteratura globale ha incontrato la storia del mondo”

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