
Sana KRASIKOV, I patrioti (tit. orig.le The Patriots, 2017), traduz. Velia Februari, pp.790, Fazi Editore, 2022
[…] quella confusa masnada di espatriati le cui famiglie erano fuggite dall’Unione Sovietica solo perchè i figli vi facessero ritorno, come i salmoni, per affondare la testa nella cloaca di una nuova Russia democratica.
Sana Krasikov è nata in Ucraina, è cresciuta nella Repubblica della Georgia, ma risiede da tempo negli Stati Uniti. I patrioti è il suo romanzo d’esordio già tradotto in undici lingue. In esso racconta le vicende di tre generazioni in bilico tra Stati Uniti d’America e URSS prima e Federazione Russa poi che si trovano ad affrontare scelte difficili e le conseguenze spesso drammatiche di tali scelte.
Un libro che ci porta da Brooklyn al gulag sovietico nel solco di una famiglia ebrea americana frantumata dalla storia in un arco temporale che va dal 1930 al 2008.

Quando gli Stati Uniti sono colpiti dalla Grande Depressione Florence Fein, a soli 24 anni lascia Brooklyn per una città industriale degli Urali, nella giovane URSS. Non troverà quell’ ideale di indipendenza e di libertà in cui aveva sperato. Suo figlio Julian, diventato adulto emigrerà a sua volta abbandonando (o per meglio dire fuggendo) da quella che ormai è la Federazione Russa per … gli Stati Uniti. Molti anni dopo, avendo saputo dell’apertura degli archivi del KGB torna in Russia per conoscere finalmente la storia di sua madre e scopre le zone d’ombra della sua vita.
Mescolando epoche e luoghi, questo primo romanzo di Sana Krasikov ci pone davanti ad un confronto Occidente ed Oriente esplorando, attraverso il destino di tre generazioni di una famiglia ebrea i cui nonni erano emigrati in America per fuggire ai pogrom della Russia zarista, la storia misconosciuta di migliaia di cittadini americani che per varie ragioni si trovavano in URSS, di fatto abbandonati dal loro Paese (gli USA) in pieno Terrore staliniano e le conseguenze delle scelte individuali sulla vita dei figli.