
Bambini orfani della Shoah. Giovanissimi ebrei d’Europa centrale e orientale scampati allo sterminio nazista che nel 1945 incontrano a Milano, arruolato come volontario nell’esercito inglese per combattere i tedeschi, un militante ebreo sionista proveniente dalla cittadina di Kopyczyríce, un piccolo shtetl in lingua yiddish della Galizia orientale, nella parte dell’Ucraina allora sotto governo polacco.
Il suo nome è Moshe Zeiri.
Il primo incontro con i piccoli sopravvissuti è, per Moshe, choccante e drammatico. Come fare — si chiede — per cercare di salvare almeno il salvabile? Moshe otterrà, per accogliere ed ospitare i piccoli profughi, l’edificio di “Sciesopoli” che si trova a Selvino, nelle prealpi della Bergamasca. Di questo grande e moderno edificio costruito dal fascismo per preparare alla guerra i suoi giovani Balilla Moshe farà l’orfanotrofio più importante dell’Europa postbellica e ne sarà il Direttore.
Con Moshe Zeiri, supportato dalla comunità ebraica di Milano, dalla Brigata Ebraica, da ex partigiani e dal Comune di Milano, i piccoli ebrei che arrivano dalle “terre di sangue”, dalla “terra nera” rinascono alla vita nell’Italia della Liberazione.
I bambini di Moshe di Sergio Luzzatto è il libro — bellissimo — che racconta la loro storia, ancora troppo poco conosciuta. Continua a leggere “I BAMBINI DI MOSHE – SERGIO LUZZATTO”