NIENTE DA INVIDIARE

 

Corea del Nord
Corea del Nord

” Padre Nostro, non abbiamo nulla da invidiare al mondo. La nostra casa è nell’abbraccio del Partito dei lavoratori. Siamo tutti fratelli e sorelle. Anche se un mare di fuoco ci assale, i dolci bambini non devono avere paura. Nostro padre è qui. Non abbiamo nulla da invidiare.”

Il testo di questa canzone molto popolare nella Corea del Nord è tratto da un libro che ho letto in questi giorni e di cui voglio parlare oggi — nonostante sia stato pubblicato nel 2010 e dunque non sia recentissimo — perchè anche tenendo conto del fatto che molti articoli, reportages, documentari cerchino da anni di fare luce sulla difficile realtà di uno degli ultimi (ultimi? almeno io così spero) regimi totalitari del pianeta traccia un quadro di questo paese che la follia dei suoi dirigenti (Kim II – Sun e suo figlio Kim Jong II) hanno precipitato nel caos che mi ha parecchio colpita.

Barbara Demick Per mano nel buio
Barbara DEMICK
Per mano nel buio (tit. orig. Nothing to envy. Real lives in North Korea)
trad. V. Ricci, 413 p., Piemme, 2010

 

Ancora una volta — come purtroppo sempre più spesso accade in Italia con i libri stranieri — il titolo originale Nothing to envy. Real lives in North Korea, nella edizione italiana è stato stravolto ed è diventato Per mano nel buio. L’autrice, Barbara Demick, è una giornalista americana corrispondente per l’Asia del Los Angeles Times.

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FOUQUET, O IL SOLE OFFUSCATO – PAUL MORAND

Paul Morand FouquetPaul MORAND, Fouquet ou Le Soleil offusqué, p. 178,Gallimard, Folio Histoire, 1985

Nicolas Fouquet, il suo personaggio, la sua tragica vicenda, la mortale partita giocata da Luigi XIV il futuro Re Sole e il suo ministro Colbert contro di lui risultano ancora oggi affascinanti. Perché? Se lo chiede anche Morand. Che si risponde così:

“Bisogna sempre cercare in un personaggio quello che ha di estremo. In Fouquet, quello che è interessante, non è la sua ricchezza (Mazzarino ne accumulò una ben più grossa, e in meno tempo), non è il suo lusso raffinato (la storia del lusso è piena di Fouquet); è, all’inizio, il giorno così nuovo di cui Luigi XIV è qui illuminato; è poi la rapidità della caduta, in quattro mesi, dell’uomo più potente di Francia; le disgrazie degli uomini molto abili hanno qualcosa di affascinante; è anche l’implacabile odio di Colbert, quel crudele rancore per descrivere il quale occorrerebbe un Balzac, quello de “La cousin Bette”, è, infine l’improvvisa e patetica antitesi tra Vaux e Pinerolo, tra il palazzo e la prigione, tra lo splendore dei saloni e le tenebre dell’ in pace”

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VASILIJ GROSSMAN a MOSCA, NEL 2014

Vasilij Grossman
La locandina del convegno internazionale su Vasilij Grossman.
A Mosca, dal 12 al 14 settembre 2014

 

Da domani venerdì 12, a domenica 14 settembre, la capitale russa vedrà per la prima volta studiosi, critici ed esperti riuniti a discutere l’opera di Vasilij Grossman nella Conferenza Internazionale organizzata dal Centro Studi Vasily Grossman in occasione del 50° anniversario della morte del grande scrittore russo, avvenuta nel 1964.

Il Centro Studi Vasily Grossman è l’unico centro al mondo dedicato all’autore russo, e mi piace sapere che da italiani è composto il gruppo di studiosi e di appassionati che l’hanno fondato nel 2006 a Torino e che promuovono sempre nuove iniziative, come questa della Conferenza Internazionale di Mosca.

Vasilij Grossman merita questo ed altro, e sarei molto contenta se, in seguito, venissero rese disponibili on line le traduzioni in italiano dei tanti contributi previsti nel programma.

Più sotto metto qualche link di approfondimento ma mi preme moltissimo, prima, dire una cosa:

see Trovo inconcepibile (e del mio stesso parere so essere molti appassionati lettori italiani di Grossman) che, nemmeno in occasione del Cinquantesimo anniversario della morte di questo immenso scrittore, alcuna casa editrice nostrana abbia ancora provveduto a rendere disponibile in italiano Per una giusta causa, libro non solo splendido ma fondamentale per comprendere appieno Vita e Destino, del quale costituisce la prima parte.

Io stessa ed altri amici ed amiche abbiamo più volte provato a sollecitare la cosa sia con messaggi su Twitter  e su aNobii sia con e-mail indirizzate in particolare alla casa editrice Adelphi, che di Grossman ha pubblicato Vita e Destino ed altri libri come Tutto scorre e Il bene sia con voi!

Ma di Per una giusta causa (così come dei bellissimi Taccuini di guerra) i lettori italiani non possono ancora godere mentre — detto tra parentesi — in Francia, ad esempio, tutti i libri di Grossman sono da anni presenti nelle librerie ed anche in edizione tascabile a prezzo contenutissimo. Pour une juste cause, ad esempio, è reperibile sin dal 2011 nella popolarissinma collana Le Livre de Poche. E si tratta di un volume di ben 1050 pagine. E mi sono limitata a parlare solo della Francia.

Approfitto di quest’occasione per lanciare ancora una volta il mio appello, che sono sicura verrà condiviso anche da molti di coloro che frequentano più o meno costantemente NonSoloProust.

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Ed ora, alcuni link di approfondimento sulla Conferenza di Mosca:

  • Tutti i dettagli della Conferenza di Mosca sul sito del Centro Studi Vasily Grossman >>
  • Su Il Foglio articolo molto interessante sulla genesi di questa Conferenza e sulle iniziative che il Centro Studi Grossman ha in programma per il futuro >>
  • Un bell’articolo di Gianni Riotta su La Stampa >>
  • Il Centro Studi Vasily Grossman su Twitter >>
  • Sempre su Twitter, si può seguire l’hashtag #grossman2014

…Per chi, infine, volesse rendersi conto di quanto su NonSoloProust si apprezzi Vasilij Grossman, ecco tutti i post che  sino ad oggi gli ho dedicato >>

LE PARIS DES ÉCRIVAINS – JEAN LE NOUVEL

Le Paris des ecrivains
Jean LE NOUVEL, Le Paris des écrivains, 212 p., Édition Alexandrines, 2012

Girare per Parigi con questo libro per le mani significa vederla in una maniera diversa, originale e (perchè no?) anche erudita. Abbiamo, sfogliando le sue pagine, ben sessanta scrittori francesi a farci da guida!

Il volume divide la capitale francese in cinque sezioni (più o meno da nord-est a sud-ovest), in cui l’autore privilegia quartieri o strade ormai mitiche. Dall’ l’île Saint-Louis alla gare de l’Est, dall’Odéon a Montmartre, dalle strade de La Chapelle al jardin de l’Élysée…da Ménilmontant al Monceau al Canal de l’Ourcq ad Auteil al Luxembourg e tanti tanti altri…vengono passati in rassegna una cinquantina di luoghi.

Le particolarissime guide che ce ne parlano, e cioè gli scrittori che in quei luoghi abitarono, o vi lavorarono, o ne scrissero non sono ormai più di questo mondo, ma hanno lasciato

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