CONVIVENZE

 

Sura 7

Una Sura del Corano nella prima colonna a sinistra del portico meridionale della Cattedrale di Palermo.

Si tratta del Versetto 54 della Sura 7, che dice:

“Egli copre il giorno del velo della notte che avida l’insegue; e il sole e la luna e le stelle creò, soggiogate al Suo comando. Non è a Lui che appartengono la creazione e l’Ordine? Sia benedetto Iddio, il Signore del Creato!”

www.sufi.it/Corano/7.htm

Con l’arrivo dei Saraceni in Sicilia la Basilica venne trasformata in Moschea e tale rimase lungo tutto il periodo della dominazione araba dall’anno 831 al 1072. Ridiventa poi chiesa cristiana e cattolica con l’avvento dei Normanni.

Palermo, Panormus.

Palermo dai cento volti. Non sempre e non tutti belli. Alcuni ripugnanti. Ma anche molti bellissimi.

Fenicia, poi cartaginese, poi romana, poi bizantina ed araba, infine normanna e sveva. E poi, e poi…

Palermo dai tanti nomi: Zys (fiore) con i Fenici, Panormos (dal greco pan ormos = tutto-porto) perchè i due fiumi che la circondavano (il Kemonia e il Papireto) creavano un enorme approdo naturale, Panormus con i Romani, Balarm con gli Arabi, Balermus con i Normanni… ed infine Palermo.

Insomma: a Palermo ne abbiamo viste (storicamente parlando) davvero di tutti i colori, ed è per questo che finora ci è sempre sembrato normale, per esempio, camminare nel centro storico tra scritte italiane ed arabe, moschee e chiese cattoliche e sinagoghe che durante la dominazione musulmana venivano chiamate…”Meschita”!

Ecco solo qualcuna delle foto che ho scattato andando a spasso nei meandri del vecchio centro storico

Via CalderaiPalermo. Centro storico. Bilinguismo in Via dei Calderai.

I calderai, o “quararara”, sono gli artigiani che producono bracieri, tegami, pentole ed altri oggetti in rame, alluminio o bronzo, che in questa strada avevano e hanno le loro botteghe.

 

Palermo.Via Meschita

Palermo. Centro storico. Bilinguismo in Vicolo Meschita. Via Meschita e la piazzetta  furono un tempo proprietà degli ebrei di Palermo; qui    abitavano ed esercitavano i loro traffici. C’ era anche una sinagoga, che i siciliani denominavano “meschitta”, quasi equiparandola alla moschea dei saraceni (dalla Mezquita di Cordoba), come luoghi di culti non cristiani.

Durante la dominazione araba la zona era chiamata harat al yahud (quartiere dei giudei) ed era “….rigogliosa di grandi orti… piena di traffico…adorna di torri…  di sinagoghe“.

Qui, musulmani  ed ebrei convivevano in pace. Sino a quando non arrivarono i cattolicissimi    Spagnoli che per ordine del   Re Ferdinando “il cattolico”  cacciarono gli ebrei.

Con il suo editto del 18 giugno 1492 Re FERDINANDO  spazzò via dalla vita siciliana una componente fondamentale,  facendo di tutto per cancellarne le tradizioni e la storia.

Tutto fu venduto ai cittadini palermitani dopo il 1492. La Sinagoga diventò poi  monastero (è l’attuale S.Nicolò da Tolentino).

ImagePalermo. Centro storico. Via SS. 40 Martiri al Casalotto

Autore: Gabrilu

https://nonsoloproust.wordpress.com

3 pensieri riguardo “CONVIVENZE”

  1. Ciao Lù, Palermo é stata per me una bellissima sorpresa, città bellissima e sorprendente e poi per me che amo il mare…l’acqua di Mondello indimenticabile, come tutta la splendida e a volte disperata Sicilia.
    Un caro saluto

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